Tassi al minimo e spread alti: attenzione al tasso variabile!
Tasso fisso o variabile? Non è una domanda a cui si può dare una risposta facilmente. La scelta di un determinato tipo di mutuo dipende da una valutazione attenta della situazione reddituale del richiedente. Alcuni potrebbero preferire la sicurezza di una rata fissa, ma un mutuo a tasso variabile potrebbe essere più conveniente dal punto di vista del totale degli interessi pagati al termine del finanziamento. Inoltre nessuno è in grado di prevedere come andranno i tassi nel lungo periodo, ovvero in un orizzonte di 20-30 anni.
Con il nostro simulatore potrai però valutare qualche possibile scenario, anche quelli pessimistici in cui i tassi salgono notevolmente.
Dati il basso livello del tasso di riferimento BCE (fissato a 0,25%), le erogazioni di liquidità effettuate dalla BCE nel sistema bancario e la bassa propensione delle banche a prestarsi i soldi tra loro, oggi ci troviamo in periodo di minimo storico dei tassi in Europa. l’Euribor si aggira intorno allo 0.30% per il tasso a tre mesi e allo 0,22% per il tasso a un mese, mentre l’Eurirs rispettivamente a 20,25 e 30 anni si aggira attorno al 2.5%.
Quello che purtroppo oggi è alto, è lo spread applicato dalle banche, cioè la quota che viene aggiunta al tasso di riferimento per ottenere il tasso del mutuo. Facendo una rapida indagine online, è facile verificare come lo spread applicato per un mutuo a tasso variabile di 150000 euro in 25 anni indicizzato all’Euribor 3 mesi oscilli tra i 2.5 e i 2.7 punti percentuale. Il TAN (Tasso annuale nominale) del mutuo si aggira quindi intorno al 2.8% e, simulando il piano di ammortamento, otteniamo una rata di circa 695 euro. Tutto sommato sembra piuttosto conveniente no?
Attenzione! Abbiamo sì detto che nel lungo periodo nessuno può prevedere l’andamento dei tassi, e le ultime dichiarazioni del governatore della BCE Mario Draghi suggeriscono che resteranno bassi ancora a lungo, tuttavia l’Euribor si trova oggi al suo minimo storico, con un valore prossimo allo 0 e possiamo quindi stare certi che prima o poi ricomincerà a salire.
Vediamo cosa succederebbe alla rata del mutuo che abbiamo precedentemente simulato ipotizzando una graduale risalita del tasso fino a raggiungere il suo valore storico medio che è circa del 2.8%.
Torniamo al simulatore e clicchiamo sull’opzione “simula variazione del tasso”, immaginiamo che per 2 anni l’euribor rimanga ancora costante e che cominci poi a salire gradualmente di 0.1 punti percentuale al mese per 24 mesi. Inseriamo quindi 25 nel campo “dalla rata” ( il terzo anno di mutuo inizia con la 25ma rata) e 48 nel campo “alla rata”. Per quanto riguarda il valore del tasso selezioniamo l’opzione “incrementa tasso di” e inseriamo il valore 0.1, a questo punto il calcolatore incrementerà ogni mese il valore del tasso fino a raggiungere un tasso finito del 5.2% (2.7 di Euribor più 2.5 di spread).
Ed ecco che la rata alla fine quarto anno di mutuo raggiunge la cifra di 961.5 euro, ben il 38% in più della rata iniziale!
Chiarisco che questo articolo non vuole essere un consiglio su quale mutuo scegliere, è stato anzi osservato come nel lungo periodo i mutui variabili si siano rivelati spesso più convenienti del fisso, tuttavia è sempre bene valutare se l’aumento della rata sarebbe sostenibile per il proprio reddito. Ricordiamo che nel 2008 l’Euribor ha toccato il suo massimo arrivando al 5.3% e numerose famiglie si erano ritrovate a fronteggiare rate difficilmente sostenibili per le finanze di casa.
Provate a simulare un tasso del 5%, e vedrete che la rata può arrivare a superare facilmente i 1100 euro!
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